C’era una volta un lupo cattivo che passava le sue giornate a pianificare come mangiarsi CAPPUCCETTO ROSSO, I TRE PORCELLINI E PIERINO. Non contento della sua attività limitata decise di mettersi anche a caccia di PINOCCHIO, LA SIRENETTA E BEEP BEEP.
In seguito, si narra, dichiarò guerra alla Corea, affondò un paio di petroliere e sciolse i ghiacciai del polo.
E’ oramai ufficiale che anche i cani potranno avere un patentino e quindi essere finalmente dei membri effettivi della famiglia. Pensate all’utilità di avere un cane che può guidare la nostra auto!! Potrete mandarlo a fare la spesa o accompagnare i bambini a scuola e potrà darvi il cambio nella guida durante i lunghi viaggi. Una grande evoluzione nella storia del cane che, dopo i gravosi compiti di guardiano, cacciatore, pastore e addetto alla ricerca di dispersi, si ritrova a poter svolgere dei compiti in maniera indipendente e anche, perché no, divertente.
Una scelta oculata quindi perché, diciamocelo con sincerità, noi umani abbiamo già perso tutte le nostre principali capacità e non siamo più in grado di gestire qualcosa che risulti più grande di un telecomando della TV. Preoccupante direte voi ma è la triste realtà. Meglio lasciare tutto in mano a chi sa cosa fare.
Mi è capito poco tempo fa di lavorare con un cane “Cinese” e mi sono chiesto: ma in effetti cosa definisce la nazionalità di un cane? Il paese di nascita? (in questo caso avrei dovuto definirlo Italiano) L’origine della razza? (e allora l’avrei classificato Inglese essendo un Golden) oppure la lingua parlata dal proprietario? (che è il nostro caso, essendo per l’appunto Cinese).