In piedi, sul piccolo palco, Oz il Rottweiler e Samba la Dobermann richiamavano all’ordine tutti i presenti in sala. Non ci volle molto per azzittire il brusio perché, per quanto i due fossero due cani di indole davvero buona, il loro aspetto incuteva comunque sempre perlomeno una certa soggezione.
Oz era sempre stato un grande politico e, appena ricevuta la notizia del voto in Gran Bretagna per l’uscita dalla comunità Europea, aveva preso la “palla al balzo” (cosa che, come potete immaginare, ad un cane riesce particolarmente bene) e indetto una riunione per ridiscutere su un argomento e un progetto che aveva particolarmente a cuore: rompere l’antico contratto che legava i cani all’uomo dalla notte dei tempi e riprendere la propria vita in mano, anzi, in zampa.
<<Le condizioni iniziali>> esordì improvvisamente Oz <allettanti.>> Fece una pausa per osservare con calma la reazione di tutti i gruppi presenti scannerizzando la sala da sinistra a destra con molta precisione << non possiamo negare sia stata una mossa vantaggiosa mettere assieme le forze e collaborare con quello che pensavamo fosse l’essere più intelligente della terra.>> Diede un paio di leccate all’acqua che era stata opportunamente posta sul palco si schiarì la voce e poi tuonò: <barattare la sua libertà e mettere da parte i suoi istinti per un microonde, un cellulare e una connessione internet 4g.>> Si grattò delicatamente l’orecchio sinistro con la zampa posteriore soffermandosi ad annusarsi per controllare che fosse tutto a posto <liberi e felici, il mondo era verde e c’era cibo e risorse in abbondanza per tutti. Vivevamo in armonia con la natura. Guardate come siamo ridotti adesso. Abbiamo pasti sicuri e qualche comodità. Ma dov’è la nostra identità? Volete continuare a infilarvi cappottini per l’eternità>> rivolgendosi chiaramente ai chihuahua presenti <non valgono tanto!>>
Inaspettatamente, il primo gruppo ad appoggiare lo zoccolo duro dei separatisti (dobermann, rottweiler e altri cani da difesa) furono proprio i piccoli cani da compagnia, chihuahua e maltesi in testa. Sono quelli che hanno subito più di tutti l’onta dell’uomo rimanendo relegati al ruolo di semplici peluches o trattati alla stregua di oggetti moda. <> urlò disperato Franz il chihuahua. <correre fino a sfinirmi, in un prato! Voglio conoscere gli altri cani e non essere preso in braccio ogni volta che un altro animale mi si avvicina a più di venti metri!>>
Anche i segugi sposano la causa, forti delle loro capacità e stanchi di essere quelli che in effetti hanno ricevuto meno comodità e vantaggi dall’uomo. <collaborazione con l’uomo.>> Intervenne Sammy il segugio.
L’ultimo gruppo di sostenitori della separazione è formato da tutti i terrier. Famosi per il loro indomito coraggio non sopportano più di vedersi relegati al semplice ruolo di animali da compagnia. La maggior parte di noi ormai è piena di problemi: <area cani o di due salti in un campo di agility (per quelli fortunati che lo possono praticare)>>. A parlare era Macchia, il famoso Jack Russell protagonista, tra l’altro di diversi spot televisivi. <> disse con voce pacata <intelligenza anche se, in cuor mio, spero tanto che arrivino su Marte se poi decidono di rimanerci però!>>
A cercare di riportare tutti alla ragione per a mantenere lo status attuale intervennero i Bassotti: <<anche noi siamo cani da caccia e anche noi abbiamo un carattere fiero ma i patti vanno rispettati. Troppi accordi ci uniscono ormai con l’uomo e sarebbe un vero disastro azzerare tutto.>> Dello stesso parere siberian husky, malamute e samoiedo: << La nostra vita è ormai legata a quella dell’uomo; sopravviviamo ancora l’uno grazie all’altro e tutto sommato la maggior parte di noi ha ancora la possibilità di vivere una vita utile e avventurosa. Tiriamo ancora le slitte e ci piace giocare sulla neve con i nostri compagni umani. Comunque il fatto di adorare questo tipo di vita non ci impedisce di gradire un caldo camino o una comoda cuccia.
Tutti i cani da pastore e i setter appoggiavano il gruppo conservatore: <guida dell’uomo. Gli investimenti fatti per adattarsi a questo tipo di vita sono stati troppo grandi. Le risorse impiegate immense e le competenze acquisite veramente rilevanti per buttare tutto alle ortiche!>>
<<Per non parlare>> disse quasi sottovoce un Weimaraner <la mia cacca ovunque la faccia!>>
<<Al voto allora! Al voto!>>
Dopo diverse settimane dalla redazione di questo articolo, purtroppo, non mi sono ancora pervenuti i risultati. Sembra che un Beagle, per noia, si sia mangiato una ventina di fogli elettorali. Altri e tanti risultano illeggibili perché un San Bernardo ci ha sbavato sopra e i restanti sono stati usati da molti come traversina per farci su la pipì in quanto la sala riunione era al chiuso e non disponeva di bagni attrezzati per i cani.