Spesso ci accade di essere incerti sia nelle piccole scelte di tutti i giorni che nelle decisioni più importanti.. Altre volte invece è tutto ben chiaro nella nostra mente e l’immagine di ciò che desideriamo è nitida e ricca di particolari. Ci accade con tutto: cibo, auto, marito, maglione, vacanza e… cane.
Il nostro piccolo compagno a quattro zampe può essere il parto di un preciso desiderio oppure, al contrario, frutto di un sogno molto approssimativo. Comunque sia adesso è lì, di fronte a noi… ma ci ricordiamo come è arrivato? No, non intendo fisicamente. Quello, sono sicuro, lo ricordate molto meglio di cosa avete mangiato al primo appuntamento con vostra moglie. Parlo del viaggio mentale che il vostro amico a quattro zampe ha fatto. In quale parte del vostro cervello è nato? Di cosa avevate bisogno e come immaginavate sarebbe stato?
Pensavate a interminabili passeggiate assieme oppure ad una morbida compagnia nelle serate invernali? Volevate un indomito difensore della vostra persona o uno coccolosissimo pelouche? Ambivate a scalare una montagna assieme o semplicemente lanciargli una pallina al parco? Oppure….non lo so?
In effetti, come per la vacanza, il maglione, l’auto e il cibo le nostre preferenze e peggio ancora i nostri desideri sono fortemente condizionati da quello che ci circonda, in primis i media.
Di conseguenza è facile che ad ispirare le nostre decisioni cinofile siano stati:
- Eroi classici come Lassie, Rin Tin Tin, ZannaBianca. Alcuni di noi ci sono cresciuti e hanno ricevuto l’imprinting sull’immagine del cane perfetto.
- Rex (del commissario Rex), Rando (poliziotto a quattro zampe, sempre un pastore tedesco accanto a James Belushi), Tequila (di Tequila e Bonetti) e Turner (di Turner il casinaro con Tom Hanks), questi ultimi due Dogue de Bordeaux. Anche qui eroismo ma soprattutto complicità e cameratismo. La condivisione di avventure ma anche della vita e dei problemi di tutti i giorni danno forma ad una altra importante necessità, quella di trovare il nostro miglior amico.
- Beethoven, Marley (di io e Marley) e prima di loro Brutus (di quattro bassotti per un danese) aprono la serie dei cani scatenati, combina guai ma che possono salvarci dalla routine e dalla noia portando un po’ di vitalità nelle nostre grigie giornate.
- I cani dei cartoni meritano un posto a parte con Lilly e Bagio (di Lilly e il vagabondo), Pongo e Peggie (della Carica dei Centouno) e gli altri centinaia di personaggi che ci hanno intenerito e fatto desiderare di avere accanto a noi un dolcissimo cane con puri sentimenti che ci faccia dimenticare le notizie del telegiornale.
- Un protagonista davvero particolare è stato Verdell, il fantastico Griffoncino di Bruxelles di “Qualcosa è cambiato” che con un’interpretazione a dir poco da oscar (che hanno preso invece meritatamente i due protagonisti maschile e femminile) dapprima sconvolge, poi cambia e infine migliora la vita di un Jack Nicholson, sempre più sociopatico. (La protagonista femminile è Elen Hunt).
- Altra citazione particolare per“La gang dei doberman” (the doberman gang), che è stato per gli addestratori della mia generazione quello che Bruce Lee è stato per gli appassionati di arti marziali. E’ un film del 1972 nel quale sei fantastici Doberman vengono preparati per compiere delle rapine in maniera autonoma, guidati da semplici indicazioni date con un fischietto ad ultrasuoni e addestrati, nei minimi particolari, simulando le varie azioni da compiere (entrata in banca, richiesta, minaccia, prelievo del bottino, fuga e ritorno alla base). Il film ha un lieto fine nel senso che i rapinatori vengono arrestati e i cani semplicemente affidati ad una persona che, nel secondo film uscito l’anno successivo, li guiderà sulla retta via facendone degli eroi buoni.
- Ho lasciato per ultimo ciò che per noi rappresenta la vera essenza del cane : ilmeraviglioso Hachiko, l’Akita Inu protagonista (assieme a Richard Gere) dell’omonimo film. Essendo appassionato di questa razza avevo già avuto modo di commuovermi leggendo la storia molti anni fa. All’uscita del trailer piangevo come un bambino e quando ho visto il film ho quasi dovuto ricorrere al supporto di uno psicologo per riprendermi! La fedeltà, il sacrificio la devozione e l’eroismo sono valori che amiamo e che spesso non riusciamo a trovare nelle persone che ci circondano ed è quindi normale essere affascinati e rapiti dal pensiero di poter avere accanto a sé un essere che racchiude tutte queste qualità.
Ma se riflettiamo attentamente, quale più grande sfida può esserci per un cane se non la vita di tutti i giorni? Riconosciamolo, non è facile vivere con noi! Sbalzi di umore, cambiamenti di abitudini, traslochi, iniziative strane e orari impossibili mettono davvero a dura prova la pazienza del nostro amico che a tutto questo deve anche aggiungere la nostra poca sensibilità e capacità di comprensione delle sue esigenze. Vi assicuro che bisogna essere degli eroi per districarsi nelle problematiche della vita che offriamo al nostro cane. Un cane “professionista” (qualsivoglia tipo di disciplina si intraprenda) ha sempre la possibilità di avere un’istruzione corretta e viene messo nelle condizioni ambientali, fisiche e mentali di apprendere regolarmente: si cerca di scegliere il metodo più consono e ci si occupa molto bene delle sue necessità; vengono eliminate inizialmente tutte le distrazioni quando deve imparare nuovi esercizi in modo che sia più concentrato e solo quando ha appreso bene vengono reintrodotte gradualmente. Ma la vita del nostro amico? Deve passare dalla quiete del nostro appartamento al caos totale della città in pochi secondi. Noi siamo lenti e addormentati e a lui quel marciapiede sta davvero stretto. Rumori e odori (per niente naturali) gli invadono la mente, persone e cani lo stimolano ma non c’è tempo né spazio per agire. Stare li immobile ad aspettare che il padrone finisca la colazione seduto al tavolino di un bar o che scelga la sua rivista o peggio ancora, fermo seduto ad attendere la fine di un interminabile quanto inutile conversazione con il conoscente incontrato casualmente per strada. Altro che cane attore!
Il nostro cane è un essere meraviglioso. Ci sopporta e non chiede altro che poter condividere qualche bel momento divertente con noi. Cerchiamo di scoprire quali sono le sue doti e le sue aspirazioni e proviamo a partecipare più attivamente alla sua vita, solo così riusciremo a farci coinvolgere e saremo in grado di scoprire il suo fantastico mondo.
*la foto di Richard Gere è pubblicata per gentile concessione della Lucky Red Italia