Mi scappa la pipì

Cosa fare quando il cucciolo sporca ancora in casa

Quando un nuovo membro entra a far parte della nostra famiglia è più che normale che si crei una situazione di “eccitazione”, probabilmente già parecchi giorni prima dell’evento; la preparazione sarà quindi sicuramente accurata e difficilmente al cucciolo mancherà qualcosa.

L’ideale sarebbe scegliere un periodo in cui abbiamo molto tempo libero (week end, feste, vacanze) in modo da poterci dedicare pienamente al nostro amico per qualche giorno, studiare i suoi comportamenti e organizzare al meglio i giorni successivi. Questa attenzione, nei primi due o tre giorni, deve comunque essere molto discreta; non stressiamo il cucciolo con la nostra presenza ma lasciamo che esplori la sua nuova casa pur restando a sua completa disposizione ad ogni richiesta di coccole o di affetto.

Una volta presa confidenza con l’ambiente e identificata la sua nuova famiglia sarà il cucciolo stesso a cercare sempre di più la nostra compagnia e sarà felicissimo di essere coinvolto in ogni tipo di gioco. Nei primi giorni è probabile che dormirà molto alternando questi periodi di riposo con altri molto più dinamici.

Sono proprio questi momenti quelli durante i quali il nostro amico avrà maggiore necessità di fare i suoi bisognini:

  1. Appena sveglio.
  2. Dopo aver giocato e/o corso per la casa.
  3. Appena finito di mangiare la sua pappa.

La nostra pronta reazione e la possibilità di portare il cane all’esterno dell’abitazione in queste occasioni sono gli elementi che ridurranno il fastidioso problema dello sporcare in casa.

Tenete conto che un cucciolo a due mesi potrebbe avere la necessità di fare pipì anche ogni due ore quindi le prime settimane saranno più che altro dedicate a pulire! Dai tre mesi ai cinque la capacità del cane di controllare i suoi bisogni inizierà a migliorare sempre più e le nostre accortezze ed attenzioni ci porteranno finalmente dei buoni risultati.

Oltre ai tre punti sopracitati ci sono altri elementi che possono aiutare il cucciolo a velocizzare la sua educazione e noi diminuire le sessioni di pulizia del pavimento.

  1. PUNIZIONI: L’utilizzo delle punizioni per insegnare al cucciolo a non sporcare in casa è una materia molto controversa.  Personalmente sconsiglio di correggere eccessivamente il cucciolo in quanto si rischia di peggiorare la situazione. Un semplice “NO” mentre lo cogliamo sul fatto è più che sufficiente ma abolirei ogni altro tipo di intervento. Le ragioni sono diverse e hanno una radice legata soprattutto allo stress che possiamo provocare nel cane se non capisce il motivo per cui lo abbiamo punito (quindi non si interviene mai se non lo cogliamo sul fatto). In linea di massima se il cane si stressa o va in ansia aumenta il suo bisogno di fare pipì quindi meglio lavorare sullo stimolo positivo.
  2. GRATIFICAZIONI: con lo stimolo positivo puntiamo tutto sulla gratificazione cioè sottolineiamo il comportamento desiderato (per esempio fare la pipì in giardino o al parco) enfatizzando con complimenti, coccole o premi il momento della fatidica “liberazione” fuori di casa. Chiaramente le prime volte il nostro cucciolo potrebbe non capire il perché di tanto entusiasmo da parte nostra ma con il ripetersi della situazione collegherà cosa ci rende così felici.
  3. TRAVERSINA: questo è un altro elemento molto controverso perché è uno strumento senz’altro comodissimo perché ci permette di non avere pipì o pupù per casa da pulire in continuazione e quindi, soprattutto nei primi giorni, potrebbe essere indispensabile per noi utilizzarlo.  L’effetto “collaterale” possibile è legato alla territorialità del nostro piccolo amico: a contrario del gatto infatti (che una volta reperita la zone toilette continua ad utilizzarla per tutta la vita) il cane tende col tempo ad espandere la zona di marcatura per sottolineare la sua presenza in tutto il territorio. Questo potrebbe portare il nostro amico a fare la pipì dapprima fuori dalla traversina ed in seguito in tutta la casa. Tenete anche con che se si tratta di un maschio, comunque, raggiunta una certa età, nel momento in cui inizia ad alzare la zampina anche se si trova sulla traversina il suo liquido raggiungerà i posti più disparati. Il mio consiglio,quindi, è di utilizzarla i primi giorni perché sarebbe impossibile portare il cucciolo fuori ogni volta che deve fare la pipì ma abbastanza velocemente (due o tre settimane) cominciare a toglierla in alcuni momenti della giornate (per esempio potete lasciargliela solo la notte) per poi farla sparire del tutto nelle settimane successive.
  4. RECINTINO: il cane è un animale naturalmente pulito e il suo istinto lo spinge a non sporcare nei luoghi in cui vive. Quando il cucciolo arriva a casa viene messo a sua disposizione un territorio (l’appartamento) che per la sua età risulta molto ampio (anche se abitiamo in una casa per noi piccola). Questo gli permette di localizzare dei luoghi personali che normalmente tiene puliti e dei posti che invece sono adibiti a toilette. L’utilizzo di un recintino che limiti i suoi movimenti e i luoghi di accesso è quindi un sistema molto efficace (molti allevatori consigliano di utilizzarlo da subito) per stimolare il cane a trattenere la pipì ed attendere l’uscita per sporcare. Il recinto è consigliato soprattutto per quei momenti durante i quali non abbiamo la possibilità di supervisionare il cucciolo (ad esempio la notte) e non possiamo quindi applicare le attenzioni suggerite precedentemente (cioè portarlo fuori appena si sveglia). Naturalmente dobbiamo fare in modo che il cane si senta a casa nel suo recinto e quindi è importante curare l’allestimento dello stesso:
    1. Cerchiamo di farlo mangiare sempre all’interno del recinto; non è necessario chiudere la porta per abituarlo basta che impari ad entrare (perché ha visto la ciotola con la pappa) e poi si senta libero di uscire per le prime volte.
    1. Stesso dicasi per la ciotola dell’acqua.
    1. Quando invece abbiamo intenzione di chiudere la porticina e quindi limitare completamente il cucciolo (io lo farei dopo cinque giorni di lavoro dei punti A e B) sarà importante lasciare all’interno anche il suo cuscino e i suoi giochi.
  5. TAPPETI: sono fondamentalmente delle traversine di lusso nel senso che saranno l’obiettivo principale delle pipì del vostro cucciolo in quanto la loro consistenza attirerà fortemente le sue attenzioni. Abbiamo due alternative nei primi mesi:
    1. Limitare al cane l’accesso alle zone dove sono presenti dei tappeti.
    1. Togliere tutti i tappeti, riporli e aspettare che il cucciolo sia cresciuto per rimetterli al loro posto.
  6. ZONA PRANZO: se il problema dello sporcare in casa si protrae oltre il vostro limite di sopportazione è importante analizzare alcuni nostri comportamenti: per esempio le reazioni che abbiamo quando troviamo la pipì del cucciolo; sarebbe importante che il piccolo non ci vedesse troppo indaffarati ed intenti a pulire perché questa “attivazione” potrebbe diventare un “rinforzo” (cioè qualcosa che stimola il cane a ripetere quell’azione). L’ideale sarebbe quindi che pulissimo in maniera discreta (meglio ancora se il cane non ci vede) e successivamente andassimo ad applicare la strategia della “zona pranzo”:
    • Dopo aver pulito cerchiamo di memorizzare il punto esatto della malefatta.Quando arriva l’ora della pappa prendiamo la sua ciotola col cibo e la mettiamo nel punto in cui il cane ha sporcato precedentemente
    • Usiamo eventualmente la ciotola dell’acqua per andare a coprire una zona differente che è comunque stata scelta come wc.

Questo metodo sfrutta lo stesso principio del RECINTINO che abbiamo visto precedentemente. Il cane non ama sporcare dove dorme o mangia e quindi questa operazione potrebbe aiutarlo capire più velocemente il concetto di casa come posto da non insozzare con gli escrementi.

  • INSICUREZZA: Uno dei fattori importanti da tener presente quando il nostro cucciolo fa fatica a sporcare all’esterno è quello dell’insicurezza.  Se notate che il cane, nonostante sia portato fuori e faccia lunghe passeggiate, appena rientra in casa fa subito la pipì è probabile che non si senta ancora a suo agio nell’ambiente esterno e quindi abbia paura di segnalare la sua presenza attraverso la pipì.
    • Aumentare le uscite in posti nuovi
    • Cercate di farlo interagire e giocare con altri cuccioli della sua età.
    • Giocate con lui all’esterno e siate più neutri all’interno della casa.
    • Alternate giornate molto stimolanti (per esempio una passeggiata in un posto affollato) con giornate di puro riposo (solo una piccola passeggiata fuori casa). Questo metodo chiamato Stress and Rest aiuta il cucciolo a meglio elaborare le informazioni e gli stimoli intensi e velocizza l’adattamento agli stessi.

Con un po’ di pazienza riuscirete a portare il piccolo ad essere un cane pulito ed educato ma ricordate che le prime settimane potrebbero mettervi a dura prova; ma quale migliore occasione per dimostrare quanto lo amiamo?