Ma che razza di cane sei?

Già ci vedevamo comodamente accoccolati sul nostro divano con il suo muso appoggiato sulle nostre gambe, ogni tanto una carezza ricambiata da un suo sguardo di gratitudine, dolce e sereno e, con in sottofondo un film alla tv, ci saremmo addormentanti assieme dopo una faticosa giornata di lavoro godendoci il tepore della casa.

Invece.

Il divano per lui non è altro che un divertentissimo trampolino dal quale o sul quale lanciarsi a prescindere che noi vi ci siamo sdraiati o meno. Oltretutto abbiamo lasciato ai piedi del divano stesso le nostre ciabatte, apprezzato e prezioso regalo di Natale di qualche nostro stretto parente adesso trasformate in irresistibile gioco vittima di abusi e soprusi da parte del nostro piccolo amico. Quando poi, per un insperato motivo, la sua furia inizia a placarsi e sembra che stia per rilassarsi un attimo, eccolo partire in un abbaio impetuoso verso cosa? Qualsiasi cosa, anche la famosa farfalla che dall’altra parte del globo batte le ali merita, da parte del cane, un’attenzione particolare e la sua azione necessita di essere segnalata veementemente.

Oppure.

Sognavamo favolose avventure in giro per il mondo con lui. Correre assieme sulla spiaggia e poi tuffarci fra le onde e nuotare in perfetta sincronia. Sempre sulla stessa spiaggia un legnetto avrebbe rappresentato l’occasione per un entusiasmante gioco: noi lo avremmo lanciato con la leggiadria e la potenza di un giavellottista e lui si sarebbe tuffato (sempre tra le onde della scena precedente) per raccoglierlo, riportarcelo e scrollarsi simpaticamente l’acqua su di noi suscitando la nostra infantile ilarità. La scena non sarebbe passata inosservata ad una bellissima ragazza con il suo cane che incuriosita e già innamorata di noi si sarebbe avvicinata per conoscerci. Il nostro fedele amico avrebbe iniziato a giocare immediatamente con il suo; intanto noi avremmo gettato abilmente le basi per un invito a cena la sera stessa nel ristorante più romantico dell’isola.

Invece.

Entriamo nell’acqua e, nonostante tutti i nostri sforzi e richiami, lui ci guarda inebetito dalla spiaggia non capendo dove stia il divertimento. Mentre riflette sul da farsi decide di fare una bella cacca, scena che viene naturalmente notata da una vecchia signora che ci urla dietro in una lingua fortunatamente a noi incomprensibile. Mentre corriamo per riparare al danno il nostro amico prende una delle nostre ciabatte (la versione estiva di quelle del cane precedente) e comincia a correre con l’evidente intenzione di non farsi riprendere mai più (fortunatamente siamo su un’isola e quindi da qui non scappa). Ma…un attimo, una bella ragazza con il suo cane in effetti si avvicina e il nostro fedele amico finalmente lascia la refurtiva per lanciarsi all’attacco dell’altro. Una piccola baruffa, niente di che, ma abbastanza per farci dare qualche appellativo non del tutto carino o per lo meno non abbastanza per presagire la lontana possibilità di un invito a cena.

Chiediamo troppo?

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Ma ciò che immaginiamo è quindi irrealizzabile? Chiediamo troppo al nostro piccolo amico?

Spesso, come per i figli si, noi umani abbiamo delle aspettative esagerate. A volte sento proprietari chiedermi “vorrei che il mio cane facesse la guardia e sia capace di difendermi dai malintenzionati, protegga la mia famiglia con coraggio ma sia dolce e carino con tutti gli altri e, soprattutto non abbai. Vorrei poterlo lasciare libero, che torni sempre appena lo chiamo e che stia tranquillo se lo lascio da solo a casa per otto ore”

Tutto è possibile con impegno e lavoro ma il cane non ha un programma che possiamo sempre adattare alle nostre esigenze anzi, un programma ce l’ha. Si chiama selezione e/o memoria di razza.

Per ogni razza sono state prese delle caratteristiche fisiche e comportamentali che desideravamo avere e selezionate in modo che fossero sempre più accentuate. Per un segugio ci interessava che avesse un olfatto sviluppato e fosse capace di seguire delle tracce sempre più difficili. Ad ogni generazione cercavamo quello con più fiuto che si fidanzava con quella con più fiuto producendo una prole con ancora più fiuto. Dalla prole veniva scelto quello con più fiuto eccetera eccetera eccetera.

La cosa non è così semplice (il lavoro dell’allevatore è molto più complesso) ma a noi serve solo arrivare ad un punto. Il punto è che cercando una determinata caratteristica spesso dobbiamo lasciar perdere le altre e quindi dopo generazioni e generazioni possiamo ritrovarci con cani che sono perfetti per una determinata esigenza ma non adatti a tante altre.

Ed ecco che il nostro setter programmato per cacciare, localizzare, e puntare potrebbe, a volte, fare fatica a correre con noi sulla spiaggia perché intento ad inseguire i gabbiani. La sua immensa energia inoltre potrebbe rendergli faticoso anche lo starsene tranquillo seduto vicino al nostro divano e quindi portarlo ad inventarsi qualcosa per sublimare i suoi bisogni (vedasi le ciabatte di cui sopra).

Purtroppo in questo la letteratura cinofila non ci aiuta. Rimango sconcertato quando leggo la descrizione della maggior parte delle razze. Sono tutti “bravi, equilibrati ed obbedienti con il proprietario, puliti e che perdono poco pelo, tranquilli nella vita domestica e entusiasti e sportivi nelle attività. Vanno d’accordo con gli altri cani e, soprattutto, adorano i bambini!”.

In un articolo (giuro è vero) il Fila Brasileiro e L’american staffordshire venivano indicate come tra le cinque razze meno impegnative (su 400).

Ogni razza ha delle caratteristiche fantastiche superiori a qualsiasi altro cane e, di conseguenza, dei comportamenti (magari legati a queste caratteristiche) che potrebbero mal adattarsi alla nostra vita.

Meglio un meticcio allora?

È uso comune dire che i meticci sono più intelligenti dei cani di razza. Azzardo allora un’ipotesi per quanto sopra detto: potrebbe essere che essendo il meticcio un mix di caratteristiche specifiche spesso si ritrovi alla fine ad essere un tuttofare e quindi più vicino alle nostre esigenze “globali”. Inoltre non essendo “ben identificato” anche le nostre aspettative sono più aperte; il meticcio è come la sorpresa che troviamo nell’uovo di Pasqua.

La classificazione dei cani

La Federation Cinologique International divide in 10 gruppi i cani di razza tenendo conto della morfologia e/o dell’impego che il cane ha avuto (soprattutto nel passato). E quindi abbiamo (anche in questo caso faccio una sotto-classificazione semplificata, per una divisione corretta vi rimando al sito http://www.fci.be):

  • Cani da pastore
    • Conduzione
    • Guardia del gregge
    • Bovari
  • Gruppo 2
    • Pinscher e Dobermann
    • Schnauzer
    • Bovari svizzeri
    • Molossoidi da guardia
    • Molossoidi da utilità
  • Terrier
    • Tipo terrier
    • Tipo molossoide
  • Bassotti
  • Gruppo 5
    • Cani nordici
    • Cani primitivi
  • Segugi
  • Cani da Ferma
  • Gruppo 8
    • Retriever
    • Cocker
  • Cani da Compagnia
  • Levrieri

Quindi quell’essere davanti a noi è si un animale (come noi), mammifero (sempre come noi) ma è un cane (come alcuni di noi) che appartiene ad un gruppo specifico con caratteristiche definite e fa parte di una razza ancora meglio specifica per morfologia e comportamenti oltre che, naturalmente, essere un soggetto con le sue personali peculiarità.

Il cane piacere impegnativo

Se ci iscriviamo ad un corso di tennis o di pilates la seconda domanda (dopo “quanto costa?”) è “quante volte alla settimana?” e, “quanto dura una lezione?”. Visti tutti i nostri impegni è importante la collocazione temporale della nostra nuova fantastica passione per decidere se è fattibile o se è meglio comperare una dvd “addominali in 7 minuti” e fare tutto a casa nei ritagli di tempo.

Un cane, se frutto della nostra immaginazione, è poco impegnativo perché siamo noi a decidere cosa sta pensando, facendo e il perché.

Se invece volessimo considerare Minou come un jack russell, del gruppo dei terrier, mammifero e animale…le cose cambiano un pochino.

Minou, come Alfredo e Clara, ha delle esigenze:

  • Clara, il mercoledì, molla a casa il suo compagno ed esce con le sue amiche passando con loro una divertente serata, di solito a base di sushi e chiacchiere. Si conoscono da tanti anni e si adorano ed è bellissimo sentirle ridere tutte assieme.
    • Anche Minou ha bisogno di giocare con altri cani, uscire e fare nuove esperienze regolarmente.
  • Alfredo, è una persona molto intraprendente e si lancia sempre in nuovi progetti ed attività. È capace ed intelligente ma ha anche bisogno che chi vive con lui lo sostenga perché ogni tanto ha qualche dubbio.
    • Per Minou è importante sapere di poter contare sulla coerenza e l’equilibrio della sua famiglia e che vivere con loro sia la cosa più bella e divertente che potesse capitarle
  • Alfredo, è curioso e adora studiare ed imparare cose nuove; sentirsi impegnato e progredire. Ogni mese compra un libro su un argomento che non conosce e lo divora con grande interesse.
    • Il cane istintivamente conosce l’importanza della comunicazione e di quanto sia importante capire le persone con cui vive; per questo considera molto gratificante quando queste ultime si dedicano a lei per insegnarle degli esercizi di educazione.
  • Clara, è molto consapevole dell’importanza di fare sport ma dopo vari tentativi (andare a correre, piscina ecc..) ha capito che è necessario avere una guida che ci aiuti a rispettare gli impegni quindi si è iscritta ad un corso di Ju Jitsu dove, oltre all’attività fisica, ha la possibilità di avere una persona di riferimento che la aiuti ad essere costante e disciplinata.
    • Il Jack Russell è un cane molto intraprendente e necessita di qualcuno che gli mostri di essere alla sua altezza
  • Clara, ha sempre adorato disegnare, il suo sogno è di poter fare di questa passione un vero e proprio lavoro. È davvero brava, direi nata per fare questo e cerca di ritagliarsi sempre un po’ di tempo, durante la settimana per portare avanti questa sua passione.
    • Anche Minou è nato con l’istinto naturale di fare il Cane. Adora correre, saltare e infilarsi nelle tane. In città questo non è sempre possibile ma un campo di agility può appagare in buona parte i suoi desideri.
  • Alfredo fa un lavoro sedentario e trova rigenerante, nella pausa pranzo, fare un salto in piscina per nuotare un po’. Si mantiene in forma, scarica stress e tensione e la sera arriva a casa sereno e appagato anche se la giornata lavorativa è stata impegnativa.
    • Il cane è una macchina sportiva creata con un’energia praticamente inesauribile che necessita di essere impiegata. Una semplice passeggiata non è assolutamente sufficiente a farlo scaricare.
  • Alfredo è un creativo ed ha delle idee sempre molto interessanti ed assieme a Clara che cura la parte artistica hanno creato un Blog dove, con delle illustrazioni a fumetti, amano raccontare le avventure (vere o immaginarie) del proprio cane.
    • I Jack Russel hanno una mente al di sopra della media. Risolvere giochi di attivazione mentale o imparare esercizi con il clicker li appassiona sempre in maniera smisurata.
  • I tre hanno trovato il modo migliore grazie a questo Blog per condividere qualcosa tutti assieme e rafforzare il senso di famiglia.
  • Clara e Alfredo hanno altresì capito che come per loro è importante appagare la sete di bellezza creando, disegnando o osservando le cose stupende che il mondo ci offre anche Minou necessita di utilizzare in maniera produttiva il suo senso più sviluppato, il naso, e hanno imparato come coinvolgerlo in giochi sempre più impegnativi da fare sia in casa che all’aperto. Il loro gioco preferito è la ricerca del disperso (di solito è Alfredo che sostiene questa parte). Uno dei due parte nel bosco percorrendo qualche centinaia di metri lasciando delle tracce del proprio passaggio. Dopo una decina di minuti il cane e l’umano rimasto vanno a cercarlo.

L’ agenda del nostro cane

Inaugurazione (49)

Si è proprio necessario.

Dobbiamo armarci di buona volontà e cercare di costruire un piccolo (ma regolare) programma di attività diversificate da far fare al nostro amico alternando in maniera armonica:

  1. Gioco libero con i suoi simili (se il tipo di cane lo permette, altrimenti una solitaria passeggiata al parco va bene)
  2. Esercizi in casa di limitazione degli spazi (per esempio rimanere a cuccia mentre mangiamo)
  3. Esercizi di educazione di base con un maestro (noi) paziente e disponibile (se necessario qualche lezione con l’istruttore possono giovare a noi per capire come fare)
  4. Manipolazione completa (spazzolare, orecchie, unghie e denti)
  5. Immersione in un ambiente naturale (trekking in montagna o nei boschi) o una passeggiata al mare
  6. Corsa al trotto o nuoto
  7. Esercizi con il clicker o giochi di attivazione mentale o, almeno, avere qualcosa da masticare che lo impegni per un paio d’ore
  8. Un’attività cinofila con noi (agility, obedience, disc dog ecc…)
  9. Ricerca olfattiva.
  10. Avere un proprietario equilibrato:
    1. che lavori per vivere e non viva per lavorare
    2. che non abbia una crisi di nervi per motivi futili
    3. che non sia pigro
    4. che si commuova ancora per un bel tramonto
    5. che adori la natura più dei villaggi turistici

2 risposte a "Ma che razza di cane sei?"

  1. Zita 10 Maggio 2018 / 9:30

    Sto leggendo il tuo libro Un cane da favola, e devo dire che chiunque desideri avere un cane dovrebbe farlo. Semplice, chiaro intiutivo. Mi piace il tuo approccio. Io sto decidendo di prendere il mio primo cane, un lagotto romagnolo, e sto cercando di capire se saro capace di esserle una brava “capa” o meglio, leader.
    Peccato che non sei in Lombardia… mi sarebbe piaciuto farmi consigliare da te. Buon lavoro

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    • Michele Caricato 10 Maggio 2018 / 9:43

      Ciao Zita,

      grazie tante le tue parole mi fanno tanto piacere. Comunque sono sempre in Lombardia perché lavoro al centro cinofilo della Viola a Marcallo (Milano).

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